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Elettronica di potenza… Potenza dell’elettronica!

A fine ‘800 si svolse un singolare conflitto passato alla storia come “guerra delle correnti”. I contendenti furono Thomas Edison da un lato e Nikola Tesla dall’altro. In gioco c’era il futuro standard per la trasmissione dell’energia elettrica.

Siamo agli albori dell’era dell’elettricità. Edison, inventore della lampadina, aveva fondato tutto il proprio sistema di generazione, trasmissione e fruizione dell’elettricità sulla corrente continua (DC): alternatori, motori elettrici, reti elettriche e lampade; tutto andava in corrente continua e a bassa tensione.

Tesla, uno dei più geniali inventori della storia, a quel tempo “capo della ricerca e sviluppo” dell’imprenditore Westinghouse, aveva invece concepito un sistema basato sulla distribuzione di corrente alternata (CA) ad alta tensione.

Tesla e Westinghouse, infatti, erano convinti che il successo dell’elettricità dipendesse dalla possibilità di trasmetterla su lunghe distanze; e se si volevano limitare le perdite, l’unica possibilità era trasmetterla ad alta tensione.

La “guerra delle correnti” fu spietata e non priva di colpi bassi, soprattutto da parte di Edison. D’altronde sappiamo come è andata a finire: Edison ebbe la peggio e oggi in tutto il mondo, alle prese elettriche di casa, giunge corrente alternata.

Il fatto è che per portare la corrente alternata ad alta tensione bastava perfezionare un dispositivo inventato da Michael Faraday nel 1831, il trasformatore, mentre per la corrente continua la faccenda era infinitamente più complessa, quasi impossibile coi mezzi di allora. A Edison, infatti, mancava una cosa che abbiamo oggi: l’elettronica di potenza.

La definizione di base inquadra l’elettronica di potenza come una tecnologia che si occupa di circuiti elettronici concepiti per controllare flussi, anche molto intensi, di energia elettrica. Si tratta quindi di dispositivi di conversione controllata dell’energia elettrica che deve fluire da una sorgente a un apparato utilizzatore, e sono sempre più richiesti alla luce dello sviluppo delle fonti rinnovabili, delle smart grid, e a fronte della sempre più marcata tendenza all’elettrificazione.

Sono dispositivi profondamente differenti da quelli legati al settore informatico e delle telecomunicazioni a cui di solito associamo il concetto di elettronica: parliamo di driver per motori elettrici, regolatori e/o stabilizzatori di tensione DC o AC, convertitori di frequenza AC, caricabatteria e Battery Management System, convertitori per smart grid e sistemi di generazione carbon-free quali solare fotovoltaico, eolico e fuel cell a idrogeno.

In larga parte, in effetti, il successo delle tecnologie alla base della transizione energetica dipende dalla capacità tecnica di abbattere il tradizionale muro tra corrente continua e corrente alternata: è ciò che fa l’elettronica di potenza, ed è quindi corretto affermare che nessuna transizione ecologica sarebbe possibile senza di essa.

Se una seconda guerra delle correnti dovesse svolgersi oggi, potrebbe benissimo risolversi in una joint venture.


 

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