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Gruppo Statico di Continuità: cos’è e perché è una soluzione ideale?

Gruppo statico di continuità

Oggi in qualunque azienda sono presenti strumenti collegati alla rete elettrica che possono smettere di funzionare temporaneamente o definitivamente se si presentano disturbi dell’alimentazione. L’installazione di un Gruppo Statico di Continuità è fondamentale se si vogliono salvaguardare sistemi tecnologici aziendali sempre più costosi, delicati e strategici.

Sovratensioni o interruzioni dell’elettricità lunghe, brevi e anche brevissime possono infatti bloccare una linea produttiva, danneggiare computer, far perdere dati, condizionare il funzionamento di un intero impianto.

 

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Cos’è un Gruppo Statico di Continuità?

 

In gergo tecnico un Gruppo Statico di Continuità è identificato con l’acronimo UPS, dall’inglese Uninterruptible Power Supply, e la sua funzione è quella di evitare i danni che possono essere causati dai disturbi della rete elettrica agli apparati collegati ad essa.

Il Gruppo Statico di Continuità consente di rendere costante l’alimentazione in corrente alternata che raggiunge gli strumenti digitali, le macchine, gli impianti di un’azienda. È la soluzione per non avere problemi quando avvengono interruzioni o picchi dell’elettricità.

Le principali tipologie di UPS sono:

  • Offline o standby, che attiva l’inverter e la batteria al suo interno solo quando rileva un’anomalia dell’alimentazione elettrica. Tempo d’intervento fino a 25 millisecondi.
  • Line-Interactive, che in condizioni normali alimenta i dispositivi ad esso collegati attraverso un AVR (Auto Voltage Regulator), mentre quando rileva perturbazioni elettrice passa all’alimentazione tramite inverter e batterie. Tempo d’intervento 5-10 millisecondi.
  • On-Line doppia conversione, che alimenta continuamente i dispositivi ad esso collegati attraverso l’inverter e lo stadio di ingresso Raddrizzatore/PFC, mentre quando rileva perturbazioni dell’alimentazione mette in funzione la batteria e l’inverter per alimentare i carichi collegati. Tempo d’intervento 0 millisecondi (attivazione istantanea).

 

Il Gruppo Statico di Continuità è uno strumento indispensabile perché funge da interfaccia tra la rete elettrica e le utenze e perché garantisce la continuità e la qualità dell’alimentazione.

 

Gruppo statico di continuità

 

 

 

 

Per quali motivi e in quali settori deve essere usato un Gruppo statico di continuità?

 

Basta pensare a quanti strumenti sono collegati alla rete elettrica nei diversi luoghi di lavoro per capire l’impatto economico di un blackout o di un’anomalia della corrente che interrompe le normali attività oppure crea malfunzionamenti ai dispositivi elettronici e ai macchinari.

Sono molti i settori che traggono vantaggio dall’installazione di un Gruppo Statico di Continuità, ad esempio:

  • ICT (Information Communication Technologies)
  • Automotive
  • Alimentare
  • Terziario
  • Farmaceutico
  • Chimico
  • Metalmeccanico
  • Commercio
  • Logistica

 

L’elenco potrebbe essere molto più lungo, proprio perché oggi la maggioranza delle attività produttive utilizza apparecchiature elettroniche che possono subire danni più o meno gravi quando l’alimentazione ha cadute di tensione, sovratensioni, picchi e transitori.

Non pensare alle conseguenze di queste perturbazioni elettrica può portare a cospicue spese per la sostituzione o la riparazione di computer, server, macchinari automatizzati, strumenti digitali, apparati di sicurezza.

Un Gruppo statico di continuità collegato a un impianto elettrico correttamente dimensionato (a monte e a valle di esso) è in grado di proteggere gli apparati collegati secondo le norme di sicurezza e di garantire continuità alle imprese.

Approfondisci la conoscenza dei Gruppi Statici di Continuità scaricando gratuitamente la nostra guida con tutte le normative.

 

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