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Elettronica di potenza per la mobilità elettrica

La sfida rappresentata dalla mobilità sostenibile è tra le più complesse fra quelle proposte della transizione ecologica: essa non è solo ambientale; quanto si chiede, infatti, è un cambio di paradigma che prevede, oltre a una sostanziale decarbonizzazione dei mezzi di trasporto, un cambiamento di abitudini nell’utilizzo di quegli stessi mezzi, pena il rischio di ritrovarsi con trasporti puliti ma incapaci di rispondere alla crescente domanda di mobilità di cose e persone delle società moderne; in altri termini: tutti in coda su un’auto elettrica.

In questo senso lo shift modale, quindi la sostituzione del mezzo di trasporto abituale con uno più ecologicamente e socialmente sostenibile, come una bicicletta presa al posto dell’auto, è in assoluto l’obiettivo più desiderabile, ma è innegabile che un ruolo fondamentale nella transizione ecologica della mobilità sia rappresentato dall’elettrificazione dei trasporti.

I veicoli elettrici permettono di sganciare la mobilità dalla dipendenza dai combustibili fossili, aprendo la strada alla progressiva decarbonizzazione dei trasporti mano a mano che il mix elettrico verrà a sua volta decarbonizzato. Alle minori emissioni di gas climalteranti si aggiunge poi il sostanziale azzeramento delle emissioni inquinanti di polveri sottili e NOX, che rappresentano un grave problema per la qualità dell’aria delle città, responsabile ogni anno di 300 mila morti premature nella sola Europa secondo le statistiche dell’Agenzia Europea per l’Ambiente.

Ma da non sottovalutare è anche il fatto che all’elettrificazione dei mezzi di trasporto corrisponde la diffusione di nuovi veicoli, come il monopattino elettrico, e l’adozione su più larga scala di mezzi di trasporto “alternativi” come scooter e bici elettriche (e sarebbe miope escludere altre sorprese) ormai numerosissimi sulle strade italiane. Questi nuovi mezzi di trasporto possono oggi avvantaggiarsi dei progressi raggiunti sotto la spinta dello sviluppo dell’auto elettrica, che hanno portato a batterie e motori elettrici sempre più efficienti e a economie di scala sempre più favorevoli ai componenti base della mobilità elettrica.

Dal puto di vista economico la trasformazione elettrica del settore dei trasporti ha un impatto enorme, quasi impossibile da quantificare. La sola industria automobilistica vale il 3% del PIL mondiale, e circa il 6% del PIL dei paesi che effettivamente ospitano un’industria manifatturiera automobilistica, come l’Italia. Ma anche sommando il valore di tutte le industrie che producono mezzi di trasporto (dalle biciclette ai treni, dai tram agli autobus, dalle navi agli aerei) avremmo intercettato solo una parte del tutto: fornitori di parti di ricambio, distributori di carburante, auto officine, servizi logistici e di trasporto pubblico, e indirettamente quasi ogni tipo di attività umana, saranno impattati dalla progressiva elettrificazione dei mezzi di trasporto, e dovranno fare i conti con nuovi servizi, nuovi prodotti e nuove tecnologie.

L’elettronica di potenza, oggetto di questa pubblicazione, si conferma anche in quest’ambito una componente indispensabile e pervasiva, sia nei veicoli elettrici, ibridi e a idrogeno, sia nell’infrastruttura di ricarica. Una protagonista poco nota ai non addetti ai lavori, ma onnipresente.

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