Le infrastrutture di ricarica (wall-box, colonnine, ecc.) a servizio della mobilità elettrica sono parte del sistema elettrico nazionale all’interno del quale costituiscono “carichi elettrici” connessi in bassa o in media tensione, nel caso specifico di hub di ricarica dotati di più stazioni di ricarica. La diffusione dei veicoli elettrici e delle relative infrastrutture di ricarica avrà sempre più un significativo impatto sulla curva della domanda e sulla gestione dei flussi di potenza nelle reti elettriche. Ricariche incontrollate e contemporanee di numerosi veicoli in zone urbane circoscritte possono infatti determinare problemi alla rete elettrica, quali congestioni e peggioramento della qualità del servizio.
Per far fronte a queste problematiche occorre implementare logiche di ricarica controllata e ottimizzata (smart charging), al fine di gestire la ricarica di flotte di veicoli in modo da sfruttare al meglio le potenzialità della rete elettrica e dei sistemi di ricarica. Sicuramente è vantaggioso ricaricare i veicoli elettrici in momenti di surplus di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile, in ore della giornata caratterizzate da un ridotto sovraccarico della rete elettrica o in momenti caratterizzati da scenari di prezzo dell’energia elettrica contenuti.
All’interno di queste nuove strategie di gestione della mobilità elettrica troveranno sempre più spazio le tecnologie V2X (vehicle-to-everything) che renderanno i veicoli elettrici soggetti attivi, e non solo più passivi, del sistema elettrico nazionale. Flotte di veicoli elettrici in grado di funzionare in modalità V2G (vehicle-to-grid) potranno essere utilizzate per erogare servizi alla rete al fine di livellare la curva della domanda e ridurre i picchi di assorbimento, così come l’impiego della tecnologia V2B (vehicle-to-building) potrà portare alla gestione ottimizzata dei flussi energetici nel settore degli edifici oggi sempre più sostenibili e “prosumer”.
La reale implementazione delle suddette tecnologie su larga scala, e non solo a livello di sperimentazione, dovrà essere accompagnata da una marcata digitalizzazione e dalla crescita del numero di nuovi soggetti operanti all’interno dei mercati dell’energia, anche detti “aggregatori”, in grado di fare da interfaccia tra gli operatori della mobilità e il gestore del mercato elettrico. L’integrazione di sistemi di mobilità elettrica, impianti di produzione e accumulo di energia da fonte rinnovabile ed edifici intelligenti costituirà uno dei principali pilastri delle smart city del futuro.
Stefano Bracco
Professore Associato di Sistemi Elettrici per l’Energia
Università di Genova
stefano.bracco@unige.it